Informazioni
...................................................................................
Principale
Informazioni
Premi
Mostre
Contatti
Recensioni
...................................................................................
Il velo pittorico della
luce nel...
Un alato immaginario di
luce
Critica Pittorica
Gallerie
...................................................................................
La donna
I luoghi della terra
I luoghi del mondo
Energie oltre i confini
Le complessità
Le città atemporali
Forme e materiali
|
|
Il velo pittorico della luce nel ricamo del sogno...
La pittura del XX secolo, da vari
punti di vista e con differenti modalità espressive, ha costituito
un'intensa e vigorosa alternativa al formalismo, alle soluzioni accademiche
che stancamente si erano trascinate sino alla fine dell'Ottocento. La
purezza primigenia del colore, ormai dissociata dalla narrazione e da ogni
intendimento documentativo, è stata la nuova promessa terra visiva e si è
profilata agli sguardi delle generazioni artistiche susseguenti
all'impressionismo.
In particolare il surrealismo è stato il movimento che maggiormente ha
approfondito la dimensione irrazionale, onirica, del colore, della cui
energia la pittura scaturisce come essenza insopprimibile di libertà.
All'interno di questo fascinoso disegno culturale si dispone la colta e
sensibile vicenda pittorica di Clotilde De Lisio. Per l'artista il colore
rappresenta la chiave interpretativa della ricerca. Nelle sue composizioni
il colore si trasforma in puro e lirico arabesco, sovraeccitato da una
continua e cangiante trasformazione dei toni. La forma figurale si presenta
come traccia, pulsione vitale che fonde i residui di plasticità nella
metamorfosi bruciante della luce. Si avverte nei dipinti della De Lisio un
sottile contrasto tra l'imprevedibilità del colore e la razionalità
dell'articolo compositivo con i suoi moduli regolari e progressivi,
sovrapposti con lucida determinazione.
Nelle sue composizioni il colore è una realtà trasmutante che altera
contorni e forme della visione. Da queste premesse scaturisce una
spazialità assolutamente non naturalistica. Essa pervade il campo cromatico
nella sua accesa e limpida luminosità. Oggetti e forme si dissolvono, il
segno è intimamente legato alle vibrazioni della luce, alle sue raffinate
trasfigurazioni. Appare evidente nell'opera della De Lisio il valore
espressivo si un tonalismo assoluto, proprio perchè slegato da ogni
esigenza di racconto o di illustrazione.
Allora è la dimensione del sogno che prende corpo visibile nella pittura
dell'artista. Il suo onirismo è caldo e sensuale, avvolgente, eppur
disciplinato nella sua coerenza compositiva. Sarebbe, del resto, errato
vedere nell'opera dell'artista un ennesima e prevedibile versione di un
informale, ormai ridotto ad accademia. Al contrario nella sua pittura c'è
qualcosa di molto più personale e non facilmente assimilabile alle consuete
ripartizioni della storiografia e critica d'arte.
La pittura della De Lisio non è pura gestualità, o cieco abbandono
all'istinto. L'ordine nelle sue composizioni, è una realtà più segreta,
quasi nascosta, eppure consistente nella sua percettiva risonanza. L'artista
considera il colore come elemento di primaria energia psichica ed emotiva,
realtà simbolica che nasce dall'interno dell'animo. La sua pittura si pone
al di là di superficiali sensazioni estetiche o di rigidi formalismi. Essa
proietta nell'osservatore attento e sensibile un interiore coinvolgimento
emotivo. La realtà del colore possiede un suo innegabile mistero che solo
in parte può essere chiarito da indagini psicologiche o sperimentali. La sua
magia luminosa, si pone in armonia con i recessi interiori della
personalità ed è proprio il colore come indagine all'interno di se stessi
che diventa il centro fondamentale della pittura dell'artista. La De Lisio
ha elaborato un mondo espressivo personale, frutto dei suoi stimoli
interiori, delle sue pulsioni più vibranti che poi divengono scioltezza di
linguaggio espressivo.
Osservando con particolare attenzione i suoi lavori un tema di estrema
importanza, focalizzato dall'artista, è quello dell'immaginario femminile,
il fascino di una sensibilità che rivela armonia e concretezza. Notevole
poi è il continuo confronto che la pittrice ha avuto l'opportunità di
consolidare con straordinarie civiltà del passato come quella Egizia o
Incaica. Pertanto, fattori appartenenti a diverse culture entrano per vie,
anche impreviste, nello sviluppo della sua lucida tensione visiva. Un tema
nel quale si confrontano storia remota ed attualità del presente, immagine
visiva e conoscenza culturale e che rispecchia un modo di far pittura
che si domanda con la memoria del tempo assecondando l'appagamento
artistico.
Nella pittura della De Lisio si ha modo di comprendere la
forza di un linguaggio
che appare poeticamente sensibile al valore atmosferico del colore.
Atmosfera che diventa impalpabile stratificazione di luci, oltre le quali,
si intravede la fisionomia lirica di un limpido progetto culturale e
psicologico. Nelle sue composizioni, forma e luce si integrano. Il riflesso
luminoso diventa segno, colore, che nel suo trasmutarsi identifica una
spazialità immaginaria e ricca di sensazione.
Importante l'intervento di cromie sabbia, oro, calde dallo splendido palpito
simbolico che infonde energia all'espressione delle forme. Queste ultime non
hanno la sterilità di una perfezione algida ma appaiono come processi
luminosi, con i loro punti e momenti di addensamento o di lievitante
scorporo tonale. Ed è proprio nella ritmica dissociazione tra colore e
plasticità che si avverte la suggestione profonda della pittura della De Lisio.
La rappresentazione diventa cesellata evocazione di umori che si affinano
alla scrittura della luce, le composizioni prendono quasi l'aspetto di
luminosi lavori di oreficeria in cui la sensibilità della decorazione che
intuisce da sè la propria strada visiva, annulla ogni referente di
naturalismo.
La personale che l'artista ha effettuato il 6 marzo 2004 nella prestigiosa
villa Casati Stampa di Cinisello Balsamo ha sancito ulteriormente il senso
di una poetica pittorica in cui l'emozione si decanta e si purifica nelle
armoniche leggi del colore. Traspare dai lavori dell'artista una diversa
consapevolezza del bello, non più come astratta idealità formale ma quale
sentimento sorgente dal profondo. Che poi divenga anche libera sensitività
di colore e nitido arabesco di forma è un altro segno dell'infinita
potenzialità del'arte. Una considerazione, questa, che si presta
particolarmente calzante per comprendere lo spirito di un'autentica e
vibrante pittura.
Teodosio Martucci da "Arte e
cultura" 2004
|